Il dibattito e l’attenzione della politica sui temi della crescita, dello sviluppo e del lavoro si è tradizionalmente concentrato sulle dinamiche e sulle problematiche relative al mondo dell’imprenditoria e del lavoro dipendente, occupandosi soltanto occasionalmente di lavoro autonomo e professionale.
In realtà, uno dei fenomeni che negli ultimi anni ha interessato il mercato del lavoro italiano è stato il costante incremento del numero dei soggetti, specialmente giovani e donne, inseriti nel mondo delle libere professioni e, più in generale, delle attività legate all’economia della conoscenza. Parallelamente, la nuova crisi economica, e il conseguente dibattito sulle riforme necessarie alla crescita dell’economia, ha recentemente messo al centro dell’agenda politica, dopo anni di assenza, il mondo delle attività intellettuali. Soltanto nell’ultimo anno, il dibattito che si è sviluppato all’interno delle aule parlamentari, e non solo, ha riguardato questioni rilevanti quali la riforma delle libere professioni, la “regolarizzazione” delle associazioni non riconosciute, la questione previdenziale.
Si tratta, evidentemente, di un mondo particolarmente eterogeneo che va al di là della mera dicotomia tra professioni riconosciute e non riconosciute, con bisogni, esigenze e aspettative che variano molto in funzione della diversa tipologia di attività effettivamente esercitata, delle modalità e delle forme di svolgimento delle prestazioni professionali, dell’organizzazione del lavoro, dei livelli reddituali e delle aspettative previdenziali. Di contro, si ravvisano anche fenomeni comuni a tutto il comparto dell’economia della conoscenza: barriere all’ingresso per i giovani, scarse capacità di investimento, concorrenza al ribasso, crescente difficoltà negli incassi, assenza di diritti e tutele.
Problematiche tanto rilevanti meritano approfondimenti e soluzioni idonee a sviluppare la crescita e la modernizzazione di un comparto che deve essere in grado di affrontare le sfide del terzo millennio. Con tale obiettivo le Associazioni Lavoro & Welfare e 20 Maggio lanciano l’Osservatorio sulle libere professioni e il lavoro autonomo, con la convinzione che soltanto da un confronto tra rappresentanti delle categorie professionali e classe politica possano scaturire le migliori risposte alle aspettative di centinaia di migliaia di professionisti.
Andrea Dili – Portavoce Associazione 20 Maggio
Nasce l’osservatorio delle professioni
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