Di Fabio Appetiti
L'istituzione di questo Osservatorio sul complesso mondo dello sport non è che la prosecuzione di quel ragionamento avviato a Sangemini all'interno della Summer School insieme a Luciana Dalu ,al vicepresidente di AIC Umberto Calcagno, all'on. Laura Coccia e ovviamente al Presidente Cesare Damiano e all'associazione tutta, che ringrazio per la sensibilità dimostrata su questi temi e per la possibilità che mi concede di coordinarne i lavori.
Il dibattito di settembre altro non era che l'inizio di una riflessione diversa sul mondo del calcio e dello sport in generale, che non si fermasse a pregiudizi o a stereotipi, ma che entrasse in profondità su quelli che sono i principali problemi di chi, nel mondo dello sport, che siano atleti famosi o meno famosi ,tecnici o dirigenti,ci lavora.
Ed è anche un modo per capire tutto quello che vi ruota intorno,le dinamiche interne, i riflessi economici,sociali politici perchè è bene ricordarlo, ma troppe volte si fa finta di non saperlo,che lo sport appartiene a quella sfera di politiche pubbliche che formano i cittadini di oggi e di domani, insieme alla famiglia e alla scuola.
E dentro il movimento sportivo si muovono interessi economici rilevanti che riguardano sia i protagonisti,atleti e tecnici,sia migliaia di figure professionali alle quali non sempre sono riconosciute adeguate tutele e garanzie.
Per questo credo sia importante parlare di politiche sportive e di lavoro, con la sensibilità propria di una associazione,"Lavoro e Welfare", che da sempre si occupa di questi temi e tanto più in un momento in cui il nostro paese ambisce ad ospitare quello che è da sempre il più grande avvenimento sportivo mondiale di tutti i tempi, quali sono le Olimpiadi.