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Di: Lavoro&Welfare di lunedì 2 maggio 2016 17:47

FIRMA LA PETIZIONE – Agli anziani la pensione, ai giovani il lavoro In una parola? Flessibilità!



Le diverse riforme in materia di pensioni dal 1992 a oggi hanno messo in sicurezza i conti pubblici. Tuttavia hanno lasciato molti problemi aperti, sui quali è importante discutere e intervenire al più presto.

La manovra Fornero non ha previsto la fase di transizione e ha irrigidito il sistema, determinando tra l’altro il problema degli esodati, cui si è cercato di rispondere con le sette salvaguardie. L’allungamento dell’età pensionabile, inoltre, frena l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Evitiamo allarmismi fuori luogo e facciamo qualcosa di concreto!




Sosteniamo la proposta di legge A.C. 857/2013“Damiano-Gnecchi ed altri” che introduce la flessibilità in uscita, consente di lasciare il lavoro con un anticipo fino a quattro anni rispetto ai requisiti previsti, con penalizzazioni accettabili, e prevede la possibilità per i lavoratori precoci di andare in pensione con 41 anni di contribuzione, a prescindere dall’età.

Visita il link per firmare la petizione

http://www.progressi.org/pensioni

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3 Commenti »

  1. Comment by Faedi Maria Sonia — 3 maggio 2016 @ 17:58

    Salviamo le nate nell’ultimo trimestre del 58! Escluse dall’opzione donna ingiustamente causa speranza di vita…ma chi spera più niente???43

  2. Comment by FRANCECO — 4 maggio 2016 @ 11:45

    SONO UN DIPENDENTE DEL COMUNE HO 64 ANNI CON 41 ANNI DI CONTRIBUTI ALLA DATA DEL 31/12/2011 GRAZIE ALLA LEGGE FORNERO MI SONO VISTO ALLUNGARE LA MIA DATA PER LA PENSIONE A NOVEMBRE 2018 E QUASI QUASI MI ERO RASSEGNATO. ORA QUESTO MEGALOMANE DI RENZI MI HA MESSO NUOVAMENTE IN FIBRILLAZIONE CON PROMESSE SEMPRE DIVERSE MA SI PUO’ CAPIRE UNA VOLTA PER SEMPRE CHE CA… VUOLE ANCORA?

  3. Comment by Salvatore Esposito — 4 maggio 2016 @ 14:39

    Bisogna coinvolgere i giovani nella battaglia per la riforma della Legge Fornero/Merkel. Ci sono tanti lavori impossibili da svolgere dopo una certa età, ma ci sono anche centinaia di migliaia di posti di lavoro (molti nella Pubblica Amministrazione) occupati da gente anziana, ai massimi livelli contributivi che non fa niente ma gestisce potere, e questi col cavolo che vogliono andare in pensione. Modificare questo sistema previdenziale interessa prima i giovani e poi di conseguenza gli aspiranti al giusto collocamento in pensione.

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