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Di: Lavoro&Welfare di giovedì 31 luglio 2014 06:40

Raccontando la Summer School di Velletri 2014



L’edizione 2014 della Summer School  GIOVANI ,FORMAZIONE e LAVORO organizzata dall’Associazione Lavoro e Welfare con il contributo dell’Associazione XX Maggio e del Centro Ecumene di Velletri  si è svolta a Velletri dal 18 al 20 luglio 2014 ed ha registrato una numerosa partecipazione fra gli iscritti dell’Associazione provenienti da molte regioni Italiane.

Sono stati giorni di incontri serrati che hanno posto al centro dei dibattiti , degli scambi , dei confronti il mondo del LAVORO nelle diverse accezioni  e le problematiche dei GIOVANI nei diversi contesti dei NUOVI LAVORI.

Si è infatti parlato di strumenti, della ricerca di una nuova governance , di possibile sviluppo , di nuove forme di lavoro , cercando di dar voce a posizioni plurime al fine di promuovere il dibattito verso l’analisi della situazione attuale ma e soprattutto verso la sensibilizzazione dei problemi aperti anche al fine di raccogliere punti di vista differenti .

La presente nota per raccontare le diverse sessioni di lavoro e fornire l’opportunità di un approfondimento anche con i link del materiale disponibile sul sito di Lavoro&Welfare

Venerdi 18 luglio i lavori della Summer School sono stati aperti dagli  interventi dei referenti delle tre strutture coinvolte nell’organizzazione che hanno sottolineato come il tema lavoro fosse il collante di unione per lo scambio fra realtà diverse e, come la parola FUTURO, fosse da collegare al contesto dell’iniziativa .Lavoro e Welfare intende dare risalto costantemente al valore delle competenze, ai contenuti ed al merito ed il suo ruolo è quello di ricordarlo “alla politica” .

Il programma di lavoro  ha evidenziato come il “filo rosso “ che collega tutte  le sessioni del programma presentato sia teso verso l’obiettivo di presentare sessioni di lavoro distinte ma interdipendenti che possano rappresentare al meglio i dibattiti tutt’ora aperti ai diversi livelli  politico, sociale, giurisprudenziale rispetto ai nuovi assetti del mercato del lavoro  in Italia con un occhio alle esperienze internazionali.

La metodologia utilizzata è quella dei contributi brevi supportati da slide e materiale , dal confronto diretto fra i partecipati alla sessione coordinati da un animatore di discussione (coordinatore) .

Sabato 19 luglio :

Garanzia Giovani: una vera opportunità . Lavoro e Welfare  ha curato la redazione di una brochure informativa che riporta diversi ed importanti contributi e punti di vista . L’obiettivo della sessione di lavoro non è stato quello di tirare delle conclusioni ma e soprattutto di inquadrare la tematica dal punto di vista del  :

-          Quadro di riferimento normativo

-          Dei giovani e delle imprese da coinvolgere nella raccolta della domanda di lavoro

-          Delle buone pratiche di  governance istituzionale: esempio della  Provincia di Torino

-          Dei Problemi aperti e delle aspettative per rilanciare in Italia una vera stagione per la promozione delle  politiche attive nel lavoro.

Il dibattito sviluppato ha evidenziato come Garanzia Giovani sia un opportunità, per avviare una fase diversa rispetto alle politiche attive, ma che questa opportunità , deve divenire una azione ed una politica strutturale se si vuole generare cambiamento .

La mattinata è proseguita con il dibattito su un altro strumento in avvio nel quadro dei nuovi assetti per la ricerca attiva di lavoro mettendo a confronto le esperienze su Alternanza Scuola Lavoro .

La sessione ha messo a confronto i mondi coinvolti delle  imprese, della scuola , sei servizi all’impiego,  portando nel  dibattito esperienze concrete di grandi gruppi industriali .

Tutti gli interventi si sono concentrati sulla necessità di semplificazione del sistema degli strumenti utili ed atti al funzionamento dell’alternanza scuola lavoro, evidenziando l’importanza di mettere al centro le competenze del singolo e delle imprese anche al fine di creare il “sistema” che autoalimenti il raggiungimento di risultati positivi. Le maggiori criticità rilevate riguardano:  la mancata definizione dei profili professionali a livello nazionale e regionale e la sovrapposizione di diversi sistemi regionali di lavoro e formazione in un quadro del mercato del lavoro che diviene sempre più globalizzato . Il monito che registriamo è la richiesta che la politica si faccia più attenta  alle politiche per e sul lavoro non creando discriminazione fra lavori ed attività ma valorizzando la specificità degli individui e delle imprese .Occorre avere una VISIONE di sviluppo del lavoro su un sistema di VALORI condivisi .

L’ultima sessione della mattinata ha affrontato il Job ACT di Obama quale opportunità anche in Europa .

I relatori hanno presentato e discusso il quadro concettuale di riferimento, le azioni intraprese, le aree di criticità  aperte, evidenziando come la complessità in Italia ed Europa nasce da una scelta di fondo , da due modelli concettuali diversi e per certi versi contrapposti su come affrontare la crisi economica del 2008 fra un America che ha scelto il modello del rilancio dello sviluppo tramite la domanda ed un Italia /Europa che hanno scelto la strada dell’austerità .

Da questo assunto,  l’analisi ha teso ad evidenziare azioni , punti di forza e di debolezza del governo Italiano di fronte al tema del rilancio dello sviluppo economico e sociale nel nostro paese  .

La sessione di lavoro, come tutte le sessioni  non ha cercato di dare risposte definitive ma ha stimolato la conoscenza ed il dibattito al fine di fornire elementi di analisi e comprensione soprattutto per i prossimi impegni istituzionali del governo per quanto riguarda : il dialogo sociale, la redistribuzione del lavoro,la regolamentazione dei nuovi lavori e professioni .

LA seconda parte della giornata, nella prima sessione del pomeriggio , conseguentemente ai ragionamenti affrontati ha proposto il tema  Lavoro: generazioni a confronto . Gli interventi si sono confrontati su un “meta-tema” relativamente al confronto fra lavoro e professioni ed in campi a particolare “sensibilità “ collettiva come il diritto alla salute  , il diritto alla giustizia , il diritto al lavoro . Si è trattato di un confronto che ha teso a rimettere al “centro” la persona come portatrice di diritti .

La sessione Lavorare per passione è stata tutta incentrata sull’analisi della passione come motore attivatore di qualsiasi attività umana che diventi lavorativa e professionale , in tutti i campi dell’agire sociale.

Per questo si è parlato di sport e di quanto anche questo rappresenti un attività professionale che vive e si muove su leve ( oltre che sportive ) proprie del mondo del lavoro. Il rapporto giovani e sport, come lo sport  puo’ e debba esaltare valori sociali e promuovere acquisizione di competenze professionali per combattere l’analfabetismo sportivo dei professionisti, la promozione dello sport nelle scuole e le scuole nello sport, ha vivacizzato il dibattito di fronte ad un approccio inusuale ma assolutamente fecondo di analisi dei nuovi paradigmi del mercato del lavoro contemporaneo .

La sessione Lo Statuto del Lavoro autonomo ha illustrato le linee guida generali del provvedimento che va a regolamentare le professioni non ordinate in albi ed ordini  professionali . Lo scambio di informazioni, posizioni e testimonianze a teso ad approfondire il “senso “ del lavoro professionale ed il ruolo svolto soprattutto rispetto alle giovani generazioni

Tutte le sessioni affrontate  sono state poi propedeutiche e preparatorie per affrontare con un attenzione completa e sinergica la sessione Dialogo sul lavoro e sullo sviluppo che è stato posto al centro del percorso dei lavori proprio per rappresentare il punto di incontro fra le diverse tematiche affrontate .

Si è partiti dall’analisi  delle problematiche aperte rispetto ai temi del lavoro, agli atti governativi in attesa di soluzione e voto di norme e decreti , si è riflettuto su temi quali :

-          Sul lavoro come dignità dell’individuo,

-           sulla necessità di rivalutare concettualmente il lavoro di qualità manuale , 

-          Sull’importanza di alternare lavoro e formazione e quindi di fornire concrete esperienze di lavoro ai giovani mentre studiano;

-          Il ruolo dei  corpi intermedi nella mediazione per il lavoro fra impresa e lavoratori ;

-          La ricerca  di una possibile “altra” politica industriale per settori tradizionali da ri-scoprire come la cultura ed il turismo ;

Si è trattato di un viaggio a 360° gradi nel LAVORO che di fatto ha significato il collante , la sintesi e la continuazione del piano culturale di Lavoro e Welfare su questi temi per quanto riguarda il coinvolgimento dei giovani .

Punto di forza della metodologia organizzativa della SUMMER SCHOOL è stata articolare i contenuti in sessioni di lavoro ( confrontare il programma degli interventi ) utilizzando la figura del coordinatore del dibattito come animatore , promotore e sintetizzatore dei temi proposti anche al fine di costruire questo materiale riepilogativo che si pone l’obiettivo di mappare gli interventi rimandando al programma ed ai materiali collegati,  predisposti dai relatori , per gli approfondimenti .

Hanno coordinato/ moderato  ed intervistato i relatori:

Patrizia Germini               La garanzia giovani : una vera opportunità ?

Giovanni Battafarano    Alternanza Scuola lavoro : esperienze a confronto

Luca Palmisciano              Job Act di Obama : un opportunità anche per l’Europa

Alessandro Langiu          Lavoro : generazioni a Confronto

Stefano Di Traglia             Dialogo sul lavoro e lo sviluppo

Claudio Sardo                   Lavorare con Passione

Andrea Dili                         Lo statuto del lavoro autonomo

 

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