di Libera Scirpoli
A seguito del seminario dell’8 novembre “Un fisco per il Lavoro” in cui sono state elencate le possibili risorse a cui attingere per alleggerire la tassazione sul lavoro, osserviamo che continua l’interesse del Parlamento su questo importante tema.
In questi giorni, in commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è stato approvato un emendamento presentato dai relatori Pier Paolo Baretta (PD) e Renato Brunetta (PDL).
In particolare l’emendamento prevede l’istituzione di un fondo per ridurre le tasse nel 2013. Tale fondo dovrebbe essere alimentato, in base a quanto illustrato dai relatori, con i proventi derivanti da:
- lotta all’evasione (a livello centrale e locale);
- risorse recuperate grazie al calo dello spread;
- risorse derivanti dalla riduzione degli sconti fiscali.
L’obiettivo del fondo dovrà essere la riduzione “strutturale” della pressione fiscale sui cittadini e sulle imprese.
L’emendamento in parola prevede, altresì, che le modalità di destinazione delle risorse confluite nel fondo saranno stabilite dal DEF (Documento di Economia e Finanza) al quale, ogni anno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a tal fine, dovrà allegare una valutazione sui risultati conseguiti l'anno precedente dall'attività di contrasto all'evasione fiscale.
Il rapporto, sulla base del progetto, dovrà anche indicare le strategie per il contrasto dell'evasione fiscale, con l'aggiornamento e il recupero di gettito fiscale e contributivo attribuibile alla maggiore propensione all'adempimento da parte dei contribuenti.
Come anticipato, secondo il testo dei relatori, nel fondo dovranno confluire anche parte delle risorse derivanti dalla riduzione della spesa per interessi che lo Stato paga su Bot, Btp e Cct. Tuttavia queste ultime risorse, prima di confluire nel fondo, devono essere decurtate della parte necessaria a garantire il pareggio di bilancio e la riduzione del rapporto tra debito e PIL che sarà decisa dal Tesoro in sede di DEF.
Una volta raggiunti gli obiettivi di bilancio, la parte risultante in eccesso, verrà destinata a famiglie e imprese, in particolare con tagli su IMU e IRAP (temi affrontati nella nostra relazione).
Una proposta che conferma quanto avvertito dalla nostra Associazione: oggi il lavoro e le fasce più deboli della società pagano di più, pertanto è importante destinare le risorse recuperabili allo sgravio di imprese, lavoratori e famiglie.
Restiamo, quindi, in attesa degli sviluppi dei prossimi giorni.