Ciao Rino
Rino Pavanello è venuto a mancare.
Per molti di noi Rino, anima, motore e segretario nazionale dell’associazione Ambiente Lavoro, era un amico fraterno, rappresentava una bussola luminosa nella conoscenza delle norme e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Rino venne a Taranto, per la prima volta, nel dicembre del 1991, quando, come amministratore straordinario della USL TA/4, l’USL della prevenzione, organizzammo un convegno nazionale che fu concluso dal Ministro dell’Ambiente dell’epoca Ruffolo.
Si parlava dell’anno europeo della sicurezza nei luoghi di lavoro, di direttive comunitarie, in modo particolare della direttiva n.89/391, la direttiva madre dal cui recepimento vide la luce la 626. Ma si parlava di ambiente, di salute, di uomini e di prevenzione.
Da quel momento la nostra amicizia di irrobustì, divenne feconda e ricca di scambi.
Quando la Scuola Edile avviò le giornate della sicurezza Rino fu con noi ogni anno, per arricchirci con la sua sapienza ed inondarci con le sue idee organizzative.
Ad ogni dubbio, ad ogni perplessità Rino era pronto ad illuminarti, ad indicarti con petulante ridondanza la genesi della norma, lumeggiando sul contesto di incubazione, segnalando i ritardi e le incongruenze e, tuttavia, ponendo in evidenza i progressi compiuti e gli avanzamenti registrati.
Egli proveniva dal settore chimico e fu segretario sindacale della CGIL – chimici a Milano e il suo impegno ebbe inizio con le tematiche ambientali con la tragedia dell'ICMESA di Seveso. Fu indiscusso protagonista ed attore della prima stesura del Decreto Legislativo 626 del 1994 per essere poi sia testimone sia artefice di tante discussioni, modifiche, integrazioni, proposte su tutte le leggi e gli Accordi Stato Regioni.
Era stato componente del Consiglio di Amministrazione dell'INAIL e fu determinante nella costituzione
della Direzione Centrale della Prevenzione dell'Istituto.
Lo ricordiamo nelle audizioni della Commissione Parlamentare sulle morti bianche, la prima Commissione Tofani del Senato dove Rino teneva il punto, con fermezza e decisione ed incoraggiava tutti segnalando, annotando, suggerendo.
Ricordo che una volta, eravamo ad Ambiente Lavoro a Bologna, girando per gli stand, entrammo in un ascensore, entrò con noi un signore con un bambino. Il signore indicò Rino e disse al figlio: vedi, quello è Pavanello, la storia della prevenzione. Io aggiungi: non solo della storia, ma anche della geografia, per il suo instancabile muoversi-
Era un formatore autodidatta, con tante e tante ore di insegnamento in aula a fianco di esperti e noti colleghi formatori dai quali ascoltava ed acquisiva ma, poi, aveva sempre tanta voglia di dire, raccontare, spiegare, illustrare.
Oggi Rino, per un improvviso malore ci ha lasciato, generando un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato.
Ciao Rino, che la terra ti sia lieve
Giovanni Battafarano - Nunzio Leone
Condividi