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Di: Lavoro&Welfare di giovedì 30 maggio 2013 15:18

PARASUBORDINATI: PERSI 208 MILA POSTI DI LAVORO IN 5 ANNI IN AUMENTO VERTIGINOSO LE PARTITE IVA


Roma, 30 maggio: 207.881 posti di lavoro persi negli ultimi 5 anni, di cui 175 mila tra i collaboratori a progetto e nella pubblica amministrazione. Sono i dati dell’Osservatorio lavoro atipico dell’Associazione 20 maggio, presentati alla conferenza diAlta Partecipazione, Un Paese Insensibile? “Si tratta di lavoratori scivolati verso l’apertura delle partite Iva, la precarietà e il lavoro nero che, nonostante versino ogni anno 7 miliardi di contributi all’Inps sono gli unici ad essere rimasti senza ammortizzatori e senza tutele sociali perché considerati ancora un fenomeno transitorio, ha spiegato il prof. De Nicola dell’Università La Sapienza. Il quadro presentato delinea in totale una diminuzione delle collaborazioni a favore delle partite Iva iscritte alla Gestione Separata Inps aumentate, nello stesso quinquennio 2007/2011, del 26,4%.


Il fenomeno di travaso tra le collaborazioni a progetto (e altre forme di lavoro) verso le partite iva è iniziato ben prima della Riforma Fornero e, quindi, con la Legge 92/2013 si è solo aggravata questa tendenza.


E’ una parte importante del mondo del lavoro, 1.745.999 con redditi che ammontano a 31 miliardi di € all’anno e dove la componente femminile è molto rilevante 42% in totale ma si arriva al 50% se si considera chi ha solo quel tipo di lavoro, dove l’età media sfiora i 40 anni.


Le ingiustizie dovute all’assenza di regole colpisce tanti aspetti ma in particolare l’occupazione femminile che percepisce fino al 50% in meno di quella maschile, con redditi di 17 mila € lordi annui considerati anche gli amministratori di società e chi ha altri compensi. Questi precipitano a 8.290 € lordi annui se ci riferiamo ai collaboratori a progetto che non hanno altri tipi di reddito.


“Il deficit è in pareggio ma il debito pubblico continua a essere alto, le politiche del lavoro devono essere fatte a costo zero. E la staffetta generazionale nel pubblico impiego è ferma” ha aggiunto Carlo Dall’Aringa, sottosegretario al Ministero del Lavoro. “L’appello di Napolitano sul lavoro e soprattuto quello giovanile, è la priorità del Paese”, ha dichiarato il deputato PD Fausto Raciti.


Intervenuto anche il presidente della Commissione lavoro Cesare Damiano ha detto “La Riforma Fornero voleva asciugare l’utiizzo sbagliato delle forme di precarietà, ma ha peccatto di astrattezza e io sono per aggiustarla con il cacciavite e non stravolgerla tornando indietro”. “Inoltre, ha aggiunto Damiano, propongo che si vada in pensione a 60 anni ma con 35 di contributi. Ora la vera battaglia è sul cuneo fiscale, bisogna scontare il costo del lavoro stabile a scapito di quello precario e si deve congelare l’aumento dei contributi per le partite Iva, colmando una grossa ingiustizia verso chi paga da solo più di ogni altro”.


La Deputata PD Chiara Gribaudo, ha chiuso sulla questione dell’equo compenso “Dobbiamo insistere su questo tema e impegnare il Governo in questo senso.” Abbiamo presentato una risoluzione già calendarizzata per il voto alla Camera.


 


In allegato le proposte avanzate al Governo sul lavoro e i giovani e presentate dall’On. PD Valentina Paris e Mariangela Lapadula per Alta Partecipazione e i dati della ricerca.



Allegati


 

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